STEFANO BOMBARDIERI

STEFANO BOMBARDIERI


Coraggio di osare: è questa la frase con la quale posso racchiudere tutto il mio percorso…

(Stefano Bombardieri)

Un bestiario contemporaneo che sembra paradossalmente dimenticarsi della sua pesante mole per essere sospeso tra cielo e terra con una levità surreale e comica, stupefacente.

Quella dell'arte di Stefano Bombardieri che da anni propone le sue installazioni XXL nelle piazze di tutto il mondo e che vanta già due partecipazioni alla Biennale di Venezia. Gigantesche creature come i rinoceronti, alter-ego dell'artista, vengono appesi nell'aria da possenti strutture di stampo postmoderno, così come coccodrilli, lottatori di sumo, camion mastodontici che si schiantano attraverso il soffitto sul pavimento. Le sue creature fuggono dai musei di storia naturale per trasformare le città in arche di Noè popolate da sculture di animali a grandezza naturale, creature fantasmagoriche che vogliono ricordarci il pericolo della loro estinzione con la loro improvvisa e sconcertante apparizione assumendo un valore simbolico e metaforico di grande attualità. Cristallizzate nell'immobilità della loro massa, ma inaspettatamente sospese in un'innaturale collocazione aerea, si profilano con un ingombro sconcertante nella realtà quotidiana ribaltando la dimensione del reale in quella fantastica dell'immaginario infantile; qui la facoltà primaria diventa l'immaginazione un po' sadica di un fanciullo che ci porta a misurarci, come su uno scenario teatrale, con il pesante bagaglio delle nostre paure e dei nostri desideri inconsci o obbliga a confrontarci con le inquietudini e i paradossi culturali del mondo occidentale, incarnati nella mastodontica mole dei rinoceronti, degli ippopotami e dei gorilla.

Gli animali rappresentati da Bombardieri sono il trait d'union tra il cielo e l'habitat dell'uomo, tra le esplorazioni di un mondo fantastico che si ispira alle avventure picaresche di Pinocchio inghiottito da una balena e il flusso della vita quotidiana. Questi rappresentano l'anello di congiunzione tra l'uomo e l'ecosistema naturale proprio per la loro espressività, per il loro volto umano, sono “metafora della complessità esistenziale umana”, come sostiene Bombardieri e come l'uomo sono alla continua ricerca di un precario equilibrio spirituale contro le barbarie di cui sono vittime. La metaforica ed innaturale posizione di sospensione in cui si trovano è il simbolo degli inaspettati accidenti imposti nella società contemporanea.

In un'innata familiarità con la nostra specie, gli animali, i gorilla dal volto umano scolpiti da Bombardieri, desiderano, come si intravede dalla loro malinconica espressione, essere liberati dalla minaccia della scomparsa della biodiversità, causata dal lucroso commercio di pelli di coccodrillo, corni di rinoceronte, zanne di elefante. L'artista ama esorcizzare questa reale minaccia, causata dal rapido mutamento che l'uomo provoca nell'ecosistema della Terra, con un audace e geniale tocco ironico: inserisce nel ventre delle sue imponenti ed espressive creature un contatore elettronico a led che segnala quanti esemplari separano quella specie dall'estinzione.