Lys
La Smart Art di Stefano Lupicano, in arte LYS, vive di suggestioni visive momentanee tratte dal vasto panorama iconografico della fotografia di moda, dell’arte del Neoclassicismo e dei social media che si fondono in un’atmosfera sognante e rarefatta. Nella dimensione surreale delle sue opere, le immagini si compenetrano utilizzando semplicemente le app di ritocco fotografico dello smartphone, senza l’ausilio di tablet o pc, in modo che l’impressione originaria formatasi nella mente si traduca istantaneamente in un’opera d’arte, senza confini o vincoli spazio-temporali.
Ecco allora che le sinuose forme delle ninfe dalla bellezza classicheggiante ritratte da Bouguereau si ricoprono di panneggi dalle decorazioni floreali, sulla candida pelle delle nobildonne di Ingres compaiono tatuaggi tribali e, sui costumi ottocenteschi e dei primi del ‘900 delle fanciulle di Émile Auguste Hublin e William McGregor Paxton, spuntano tessuti monogram con i loghi di noti brand della moda che ritroviamo anche sulle vanitas barocche, riflettendo tutta la sferzante vena satirica dell’artista sull’ansia di apparire della società contemporanea; altre volte dai corpi eterei e armoniosi, raffigurati in pose statuarie, delle modelle alla Stein, emerge una lussureggiante vegetazione preraffaelita e oniriche evoluzioni di architetture fluttuanti nel vuoto, mentre gli sfondi si animano di prospettive di alberi in penombra, arredi rococò e broccati, costantemente in bilico tra straniamento surrealista e vivaci esplosioni cromatiche in stile Neo Pop. Un accostamento di elementi in un amalgama fluido che finisce per inglobare anche omaggi alle fiabesche e visionarie apparizioni di Tim Walker, arricchite con sontuosi drappeggi.
La tecnica di LYS è di tale impatto visivo ed eleganza formale che ha finito per interessare anche l’industria del fashion system per proporla come presentazione digitale dei modelli. L’artista è stato invitato a presentare la sua Smart Digital Fashion in occasione del congresso S.T.ARTS, finanziato dalla Commissione Europea per le Nuove Tecnologie a Genova e allo IUAD. Institute of Universal Art and Design di Napoli e Milano. Dopo avere collaborato come lighting designer con importanti registi e scenografi a livello internazionale, ha esposto a New York e Shenzhen, in Cina.